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In Italia le persone con Acondroplasia o altre forme di nanismo si stima siano 2.500, una ogni 25.000 nati. 

Essere bassi è considerata una malattia genetica, ed è una condizione che pone moltissimi limiti. Come andare al bar e arrivare al bancone per prendere un caffè. 

 

Come è possibile rieducare lo sguardo di chi guarda alla disabilità attraverso i filtri del pregiudizio e dello stereotipo? 

Ho voluto spostare il focus dal corpo all’anima con l’obiettivo di mettere lo spettatore in relazione con la persona e il suo punto di vista.

Perché se ci misuriamo con la persona disabile in quanto tale, finiamo per misurarci solo con il suo deficit. 

Uno stratagemma, il mio, che non vuole nascondere ma che permette di fare un passo indietro rispetto al nostro vedere.

Perché, ancora troppo spesso, la rappresentazione della disabilità è pietistica o al contrario sensazionalistica.

Nadia è alta 134 cm. Ho voluto ritrarla in questo modo per distogliere l'attenzione dalla sua “diversità”. Il corpo di Nadia assume una connotazione diversa, le "sproporzioni" non esistono più. Rimane piuttosto l'essenza della sua femminilità.

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